venerdì 12 luglio 2013

Gelato al limone: di soia, cremoso e senza gelatiera e .. Saying Goodbye!

Carissimi,
come state?! Come anticipato in qualche post fa, oggi vi lascerò, tranquilli: torno tra  un mesetto! 
Per andare in ferie, però, bisogna farlo in grande stile e infatti eccomi qui con la ricetta di un cremosissimo gelato al limone. La ricetta originale è di D. Lebovitz che ho visto pochi giorni fa da Loredana  la quale aveva attinto da Stefania.
Approfittando di una pausa dallo studio, mi sono dedicata alla preparazione - peraltro intuitiva - di questo gelato che vi invito a provare perchè è cremoso, dolce al punto giusto e soffice come quello che prendereste in un'ottima gelateria, ha il pregio di non esser fatto con i preparati e, pur non usufruendo dei vantaggi di una gelatiera, è buono allo stesso modo! 
Durante questo mese "di pausa" non pubblicherò ma probabilmente passerò ogni tanto da voi a salutarvi perchè credo che non riuscirò a distaccarmi totalmente dal mondo blog. E' una decisione forzata e di sicuro sofferta ma in questo momento non posso permettermi alcun tipo di distrazione, quindi vi lascio e vi auguro di cuore buone vacanze e buon relax!
Ingredienti:
100 g di zucchero
125 ml di succo di limone appena spremuto
500 ml di panna da montare NON zuccherata (io panna di soia Professional Crem) 
buccia di due limoni grattata finemente
un pizzico di sale 
Preparazione:
Ho versato lo zucchero e il succo di limone in una ciotola capiente e li ho montati con uno sbattitore elettrico fino a quando lo zucchero non è risultato sciolto, ho aggiunto la panna e la scorzetta di limone che avevo grattato finissima (io con la grattugia) e ho continuato a montare per un paio di minuti.
La panna monterà leggermente rendendo il composto cremoso.
Ho versato in un contenitore in alluminio usa e getta (meglio ancora se avete un contenitore in acciaio) che avevo tenuto in freezer per un paio di ore, ho mescolato per bene per alcuni minuti, staccando delicatamente il composto dalle pareti. Ho riposto in freezer e ho mescolato con una spatola (o con un cucchiaio) ogni 30 minuti.
Una volta pronto, coprire con della pellicola e tirare fuori dal freezer 10 minuti prima di servire.
Non ci sono particolari raccomandazioni, se non il consiglio di usare dei bei limoni non trattati e la panna che preferite. Guarnite con un ciuffetto di menta e buon appetito!


giovedì 11 luglio 2013

Sformatini di couscous alle verdure con mozzarisella (poco maghrebini, molto veg!)


Salve a tutti,
originariamente questa ricetta doveva essere diversa, infatti avevo trovato sul sito gnam gnam delle polpettine di couscous davvero invitanti ma - e questo è un mio limite - non riesco a seguire una ricetta fino in fondo. Immaginate seguirla per ben 2 volte .. La prima volta ho provato le polpettine ma dato che le foto erano venute male, mi sono ripromessa di rifarla e invece alla fine, al posto delle polpettine ho pensato di realizzare degli sformatini cruelty-free ed eccoli qui. L'aggiunta dell'ultimo minuto è stata rappresentata dalla mozzarisella (degna sostituta della mozzarella per curiosi, vegani e allergici/intolleranti ai latticini!!!) che ha conferito a questo piatto un sapore nuovo!!
Bene, adesso vi lascio alla preparazione e vi invito a provarla, è un piatto facilissimo e leggero che il mio piccolo aiutante ha gradito tantissimo. Ci rivediamo domani per i saluti! :)
Ingredienti:
100 g di Kouskous
250 g di patate
200 g di zucchine
150 g di carote
1 cipolla
sale rosa dell'Himalaya
rosmarino
curry qb
mozzarisella 70 g
Preparazione:
Ho preparato un trito di cipolla che ho fatto rosolare in abbondante olio, ho quindi aggiunto le zucchine e le carote tagliate a julienne. Ho fatto cuocere le verdure per 20 minuti e, nel frattempo, ho tagliato una patata in quattro parti, l'ho spellata e l'ho fatta cuocere in acqua bollente per circa 20 minuti, ossia fin quando è diventata molto morbida.
Non disponendo dello schiacciapatate, ho pestato le patate con una forchetta (oppure potete usare il passaverdure) fino a ridurle in purea. Ho aggiunto la purea di patate alle verdure, ho spolverato con un pò di curry, sale qb e ho aggiunto un rametto di rosmarino proseguendo la cottura per 5/10 minuti.
Mentre le verdure finivano di cuocere, mi sono dedicata alla cottura del couscous. Ho seguito le indicazioni riposte nella scatola e, anche questa volta, il risultato è stato eccellente.
A cottura ultimata, ho sgranato il couscous con la forchetta e l'ho unito alle verdure.
Ho preso i miei stampi - ho usato quelli acquistati per fare le uova di cioccolata (vedi qui) - oppure potete usare gli stampi per muffin. Se usate il silicone non occorrerà nemmeno oliare e infarinare (e quindi risparmierete tempo!).
Ho inserito una base di couscous con verdure, sul quale ho adagiato dei tocchetti di mozzarisella e ho coperto con dell'altro couscous. Ho infornato ventilato a 200 gradi per circa 10 minuti e ho servito.

Note:
  • Potete prepararla con lauto anticipo, basterà passarla in forno per far scaldare il couscous e sarà ottima come appena fatta! 

Succhietti di pasta di grano duro con salsina veloce a base di pomodori e panna di soia

Un primo piatto estivo e leggero, perfetto quando si ha poco tempo da dedicare alla cucina, adatto a chiunque, vegetariano, leggero e tanto buono. Prendendo spunto da una conversazione con la mia amica Marci, risalente a questo w-end, vorrei parlarvi della panna di soia. Uff che noia, sì sono ripetitiva (have a look here!) ma chi non l'ha mai assaggiata, può indietreggiare di fronte al nome stesso della "panna". Effettivamente un atteggiamento simile è più che comprensibile perché la panna da cucina tradizionale non piace nemmeno a me. Non mi piace il sapore forte di latte e, anche prima che a mio figlio fosse diagnosticata l'allergia ai latticini, la usavo pochissimo. I tortellini panna e prosciutto?! Sì, mi capitava di farli, sono un classico ma non ci impazzivo. Troppo grassa troppo "pannosa". E' tutto quello che la panna di soia non è. La panna di soia è leggermente più corposa del latte vaccino ma non ha nulla a che vedere con la panna vaccina. Vantaggi? Oltre a sceglierla per una questione di allergie/intolleranze ai latticini e di calorie (ne ha molte meno!) il suo gusto, non copre i sapori ma li esalta con dolcezza, di conseguenza è riuscita a conferire un sapore più delicato a questa salsina che sono certa non avrebbe avuto se avessi usato la panna tradizionale.
Adesso vi lascio alla preparazione e, data l'ora, non mi resta che augurarvi buon appetito e ci risentiamo domani per i saluti estivi! 
Ingredienti: (per 3 persone)
300 g di pasta corta
5 pomodori rossi sodi
2 cipolle di media grandezza
100 ml di panna da cucina di soia
1 ciuffetto di basilico
sale qb
peperoncino qb
Preparazione:
Ho scottato i pomodori in acqua bollente per poterli spellare senza fatica, li ho tagliati a dadini e ho messo da parte. Ho tagliato le cipolle a fettine, le ho fatte imbiondire con 4 cucchiai di olio e vi ho aggiunto il pomodoro a dadini con un ciuffetto di basilico fresco. Ho fatto cuocere per 5/10 minuti e ho spento il gas. Ho aggiunto la panna, ho mescolato e ho trasferito nel boccale del frullatore a immersione. Ho frullato tutto, ho aggiustato di sale e pepe. Ho portato l'acqua a ebollizione, ho aggiunto la pasta e, ancora al dente, l'ho trasferita nel wok nel quale avevo preparato il sughetto, ho fatto insaporire per bene e ho servito.

lunedì 8 luglio 2013

Crema diplomatica/ Crema Chantilly (senza latticini) con le fragole e .. prima o poi arriva il Signor Pipo!

Cari amici,
com è andato il vostro w-end?! Io mi sono data alla macchia ma vi assicuro che (purtroppo) non sono nè in vacanza nè altrove, bensì sempre stata qui su questa scrivania con i libri aperti. Anche quest'estate studierò e questo w-end vi confesso d'aver avuto momenti di sconforto in cui mi sarebbe venuta voglia di fare una sola cosa: chiudere tutto e stare con la mia famiglia che in un modo o nell'altro risente del nuovo "stile di vita".
Di conseguenza ho anche meno tempo per il blog ma dato che ho tante ricette in archivio, ogni tanto mi farò viva e vi aggiornerò sul mio grado di stanchezza o fusione! ;)
Passando invece a qualcosa di più leggero, volevo annunciarvi l'arrivo di un nuovo membro in Casa Sfizievizi, no, non avete capito bene, il nuovo membro è l'amico (immaginario) di Mattia, un certo signor Pipo che lo chiama al telefono (di Paperino!!) e con il quale si intrattiene in confessioni e racconti sulle attività svolte durante il giorno. In genere infatti il signor Pipo arriva di sera, dopo cena, ed è quindi utile a noi per capire com è andata la giornata dal suo punto di vista oltre che a farci fare una buona dose di risate che cerchiamo di nascondere il più possibile.

Oggi ne approfitto per postare la ricetta della crema diplomatica in versione - manco a dirlo - dairy-free. La crema diplomatica è quella che molti erroneamente conoscono con il nome di crema chantilly*, una crema che prevede l'uso di panna montata che si va ad aggiungere in un rapporto di circa 1/3. Ossia 3 parti di crema e 1 parte di panna. La ricetta è tratta da Giallo Zafferano. Le dosi sono indicative e ovviamente sta poi al proprio gusto aggiungere la quantità di panna che si desidera.
Augurandovi un buon inizio settimana, vi lascio alla preparazione e mi metto al lavoro!
Ingredienti:
Per la crema pasticcera:
250 ml di latte di riso
3 tuorli
25 g di amido di mais 
75 g di zucchero semolato
estratto di vaniglia Flavourart
*Per la Crema Chantilly:
180 ml di Panna liquida (dolce) a base di soia Professional Crem (dairy-free)
20 g di zucchero a velo
Preparazione:
Con la frusta elettrica ho sbattuto i tuorli con lo zucchero e vi ho aggiunto la farina. A questo composto ho unito a filo il latte aromatizzandolo con 5 gocce di estratto di vaniglia. Ho messo il composto sul fuoco e ho mescolato ininterrottamente fin quando la crema si è addensata.
Ho trasferito la crema in una ciotola e l'ho fatto raffreddare a temperatura ambiente coprendola con della pellicola (fino a che questa tocchi la crema).
Ho montato la panna con lo sbattitore e, non appena la panna ha raggiunto una buona consistenza, ho aggiunto lo zucchero a velo setacciato e ho mescolato per amalgamarlo bene alla panna. Ho conservato in frigo e, quando la crema pasticcera è diventata fredda, l'ho unita alla chantilly mescolando bene con una frusta (non occorre usare nuovamente lo sbattitore) e ho riposto in frigo.
Adesso non resta che sbizzarrirsi per usarla come meglio si crede. Io l'ho usata per farcire della pasta frolla (trovate la ricetta qui) oppure potete acquistare delle frolle già pronte che farcirete con la crema e della frutta di stagione.

martedì 2 luglio 2013

E la chiamano "ricetta": Insalata di songino e melone cantalupo con pane ai semi di lino


Buongiorno cari amici,
come state?! Qui l'estate continua a faticare a decollare e, per chi deve studiare o lavorare, meglio così!! In fondo questa primavera inoltrata è molto comoda e ci rende meno pigri ma più produttivi!
Oggi vi lascio una non ricetta, ossia un mix nato per caso in primavera mentre preparavo un'insalata verde e affettavo il melone che avrei servito come frutta. A pranzo, essendo sola, mi preparo tutto in anticipo così evito di alzarmi a prendere questo o quello, quindi apparecchio con tutto ciò che mi serve. Avendo assaggiato songino e melone, li ho trovati fantastici e ho capito che la mia prossima insalata sarebbe stata proprio a base di songino e melone. Più semplice e buona di così, non ne avevo mai preparate!!
Auguro a tutti buona giornata e mi rimetto a studiare!

Ingredienti:
1 busta di Songino o valeriana
3 fette di melone varietà cantalupo
pane integrale biologico ai semi di Lino Pema
Sale finissimo Gemma di Mare
Olio evo
un pugno di mandorle
*piatti Saturnia, linea Tokio
Preparazione:
Ho versato il songino nel mio piatto, ho tagliato il melone a pezzettini, ho aggiunto un pizzico di sale e olio e ho servito con del pane ai semi di lino e qualche mandorla.